La sindrome dello stretto toracico

sindrome dello stretto toracico

La sindrome dello stretto toracico

La sindrome dello stretto toracico 940 788 Fisiopoint

La sindrome dello stretto toracico è una problematica che riguarda la compressione dei vasi sanguigni e dei nervi della zona cervico-dorsale.

E’ una malattia che si stima colpisca quasi l’8% della popolazione.

I sintomi principali di questo disturbo sono dolore e intorpidimento che può colpire la spalla, il braccio e alla mano. I sintomi sono comuni anche ad altre patologie e proprio per questo a volte risulta difficile diagnosticare con precisione la malattia.

La causa principale è un conflitto neuro-vascolare all’interno dello stretto toracico ossia un “tunnel” anatomico che ha lo scopo di creare un passaggio tra torace, collo e arti superiori. Questo passaggio serve per l’arteria e la vena succlavia, il plesso brachiale e il dotto toracico.

I sintomi sopradescritti possono derivare dall’occlusione di una o di tutte le strutture.

Esistono diversi tipi di sindrome dello stretto toracico:

Venosa: in questo caso la causa della sindrome è la compressione della vena succlavia, che corre sotto la clavicola.

Vi sono dei segni specifici: il braccio coinvolto risulta pallido, polso debole o assente, freddo al tatto. In questo contesto i fastidi che vengono avvertiti sono: parestesia, formicolio, pesantezza ed indolenzimento del braccio, edema della mano e delle dita e distensione delle vene superficiali della spalla e del tronco.

Neurogena: qui il disturbo è provocato dalla compressione dei nervi che costituiscono il plesso brachiale. In questa forma la sindrome può provocare atrofia del muscolo del palmo della mano.

Arteriosa: questa tipologia è poco diffusa, si verifica quando vi è una compressione dell’arteria succlavia, che corre sotto la clavicola. I campanelli d’allarme che vengono riscontrati nelle persone che soffrono di questo disturbo sono:

  • il cambio di colore della mano
  • cianosi
  • assenza di polso
  • braccio freddo al tatto

Durante la prima valutazione l’osteopata eseguirà alcuni test di mobilità funzionali sul tratto cervicale, dorsale e lombare della colonna vertebrale inoltre valuterà la gabbia toracica ed eseguirà alcuni test neurologici e vascolari.

Generalmente il trattamento prevede il riequilibrio della funzione e della mobilità della prima costa e del tratto cervico-dorsale.

L’osteopata poi, valuterà l’intero assetto posturale del paziente, per ricercare disfunzioni osteopatiche in altri distretti anche lontani dallo stretto toracico, ma che possono influenzarlo. Fondamentale è anche la valutazione e il trattamento del sistema viscerale e vascolare. L’osteopata attraverso delle manipolazioni molto delicate è in grado di intervenire sulla mobilità e sulla motilità di alcuni organi che hanno un sistema di sostegno e sospensione che si inserisce a livello osseo, quindi, una disfunzione sulla mobilità, può determinare una disfunzione sulla meccanica ossea sia del tratto vertebrale sia del tratto toracico. Con la correzione osteopatica, gli eventuali problemi biomeccanici e funzionali con le coste, con i muscoli ipertonici e con il sistema fasciale e viscerale vengono risolti, e così la causa alla base del disturbo allo stretto toracico può essere eliminata.

sindrome dello stretto toracico

Il trattamento osteopatico interviene sulle articolazioni per ripristinare la mobilità, sul muscolo per ripristinare la lunghezza e sulla mobilità di nervi e vasi.

Per aiutare a ripristinare la normale mobilità, si possono consigliare esercizi di stretching.

L’osteopata può dare alcuni consigli per aiutare a combattere la sindrome dello stretto toracico:

  1. Diminuire la tensione della cintura di sicurezza all’altezza della spalla.
  2. Cercare di riposarsi per evitare l’affaticamento.
  3. I pazienti in sovrappeso possono migliorare con la perdita di peso.
  4. Le donne possono trarre vantaggio dall’utilizzo di un reggiseno senza spalline.
  5. E’ consigliabile evitare il sollevamento di carichi pesanti, tirando o spingendo e sollevando.
  6. Una respirazione rapida accompagnata da stress costante possono peggiorare i sintomi.
  7. Evitare di eseguire lavori mantenendo l’estensione cervicale (guardando all’insù) oppure lavori con le braccia tenute in alto per troppo tempo.
  8. Evitare di portare borse o sacchetti sulla spalla colpita.

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