Logopedia

I disturbi specifici di apprendimento hanno come caratteristica la specificità cioè un disturbo che interessa una precisa abilità dell’apprendimento lasciando intatte le competenze cognitive.

Che cosa sia la dislessia in realtà è conoscenza di poche persone e/o degli “addetti al lavoro” ( logopedisti, psicologici, pediatri e insegnati).

Saper leggere, scrivere e far di conto sono abilità molto semplici che si apprendono durante la scuola primaria, ma che per molti ragazzi sono difficili da imparare.

I dislessici vengono erroneamente etichettati come degli svogliati, nonostante un’intelligenza spiccata.

La dislessia quindi è un disturbo c he interessa le capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente e non è causata né da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico, infatti, legge e scrive, ma poiché non è in grado di farlo in maniera autonoma spende al massimo le sue capacità e molte energie. Un vero e proprio lavoro che stanca molto il nostro bambino che arriverà a commettere numerosi errori tali da non riuscire a stare di pari passo al gruppo classe e non imparando nulla.

La difficoltà di lettura si accompagna a problemi nella scrittura e nel calcolo.

“Dislessia” è un termine cappello usato spesso erroneamente e lo si utilizza per indicare genericamente anche gli altri DSA (Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento).

I disturbi specifici di apprendimento hanno come caratteristica la specificità cioè un disturbo che interessa una precisa abilità dell’apprendimento lasciando intatte le competenze cognitive.

I DSA sono:

  1. La Dislessia: disturbo specifico della decodifica della lettura (in termini di velocità e accuratezza), quindi la lettura è più lenta e/o meno corretta delle aspettative, in base all’età o alla classe frequentata
  2. La Disortografia, disturbo specifico della scrittura di natura linguistica (in termini di errori di ortografia).
  3. La Disgrafia: disturbo specifico della scrittura di natura grafomotoria (in termini di scrittura poco leggibile).
  4. La Discalculia disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo.

La dislessia non solo impedisce di apprendere le basi fondamentali per la letto-scrittura e per le abilità di calcolo, ma può influire negativamente sull’autostima del bambino.

L’intervento immediato e precoce può avere una valenza di prevenzione del disturbo; è importante sapere che per diagnosticare un disturbo specifico di apprendimento bisogna aspettare la fine della seconda elementare per la letto-scrittura e la fine della terza elementare per la discalculia.

La diagnosi viene fatta da specialisti esperti, mediante specifici test.

La valutazione permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli errori più comuni, come colpevolizzare il bambino (“non impara perché non si impegna”) o attribuire la causa a problemi psicologici. Si tratta di errori che comportano sofferenze, frustrazioni e scoraggiamento nel bambino.

Conclusa la valutazione e ottenuta la diagnosi, si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso attraverso l’aiuto di una logopedista, nonché alcuni semplici provvedimenti o di strumenti compensativi nell’ambito scolastico come disporre di tempi più lunghi per lo svolgimento dei compiti e l’utilizzazione della calcolatrice o del computer.

I dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma comunque imparano ed hanno diritto di imparare!

Pamela Avanzolini

Dislessia

Disturbo specifico della decodifica della lettura, quindi la lettura è più lenta e/o meno corretta delle aspettative

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Disortografia

Disturbo specifico della scrittura di natura linguistica (in termini di errori di ortografia)

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Disgrafia

Disturbo specifico della scrittura di natura grafomotoria (in termini di scrittura poco leggibile)

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Discalculia

Disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo

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