Linfodrenaggio

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Il DLM, drenaggio linfatico manuale

Il DLM è una tecnica di massaggio manuale utilizzata con successo per trattare i disturbi del sistema linfatico.linfo1

COS’E’ IL SISTEMA LINFATICO?

Si tratta di un sistema “vascolare” costituito da alcuni elementi principali:

  • I vasi linfatici che trasportano un fluido chiamato linfa
  • La linfa, un fluido costituito dal liquido interstiziale, i linfociti e i macrofagi
  • Il tessuto linfoide (i noduli linfatici, che aggregati vanno a formare le tonsille ed i noduli linfatici aggregati dell’intestino)
  • Gli organi linfoidi (i linfonodi, la milza e il timo) che controllano e modificano la composizione della linfa.

Tutti gli organi e tessuti del nostro corpo (ad eccezione del sistema nervoso centrale) sono forniti di vasi linfatici; questi hanno inizio in periferia e terminano convogliando la linfa nella circolazione venosa.

I vasi linfatici lungo il loro decorso attraversano numerose stazioni linfonodali che contengono un alto numero di linfociti, macrofagi e cellule staminali.

La funzione principale del sistema linfatico è quella di mantenere una corretta interazione tra i vari apparati, al fine di:

  • Provvedere alla difesa dell’organismo contro malattie ed infezioni
  • Mantenere la volemia (volume sanguigno)
  • Fornire una via di trasporto di ormoni, metaboliti e sostanze di scarto.

UN PO’ DI STORIA

linfo2La scoperta del sistema linfatico risale all’antica Grecia (V e VI sec. a.C.) quando l’oracolo di Delfi nelle sue profezie parla di un “sangue bianco”.

In epoca Cristiana (40/50 d.C.) s’inizia a supporre l’esistenza dei “linfonodi” e la connessione tra questi ed il sistema immunitario.

Tuttavia si deve aspettare la fine del 1500 perché si diffonda in Europa il vero interesse da parte degli anatomisti e fisiologi nei confronti del sistema linfatico e dei suoi elementi: alla fine del 1700 il professore di anatomia all’Università di Siena e Pisa, Paolo Mascagni, riesce a definire nella sua totalità il sistema linfatico iniettando del mercurio all’interno dei vasi linfatici. Solo un secolo più tardi s’inizia a parlare di “circolazione linfatica”.

L’ipotesi di poter trattare i disturbi del sistema linfatico in maniera non farmacologica nasce verso la fine del 1800 in Austria, quando si suppone la possibilità di effettuare una terapia decongestionante del linfedema, associando il drenaggio linfatico manuale con un trattamento compressivo e alla ginnastica.

All’inizio degli anni ’30 che il biologo olandese Emil Vodder (1896/1986) elabora una forma di massaggio drenate, prendendo spunto dalla sua esperienza clinica. A tal proposito scrive: “Ho avuto l’idea di trattare un paziente che presenta un linfonodo duro e edematoso alla gola con un leggero massaggio; Poteva rappresentare un rischio, ma ho avuto dei risultati. Il mio paziente, dopo dieci sedute di trattamento dolce con manovre di rotazione dei polpastrelli a livello della zona delle amigdale, si è sentito meglio e non ha più presentato recidive”.

LA TECNICA

Il metodo da noi utilizzato è quello descritto da Vodder. Pur rientrando nelle tecniche di massaggio, il DLM differisce notevolmente dalla massoterapia tradizionale in diversi aspetti, quali:

  • L’applicazione di una minima pressione, tangenziale alla superficie cutanea, che consente di mobilizzare la cute rispetto ai piani linfo3sottostanti, senza generare iperemia cutanea o dolore;
  • La componente rotatoria dei movimenti che determina uno stiramento dolce della pelle e dei vasi linfatici sottostanti, stimolando la vasomotricità;
  • La ritmicità dei movimenti, con una fase di spinta, durante la quale aumenta la produzione di linfa, ed una fase di rilascio, che consente ai vasi linfatici di riempirsi di nuovo;
  • La direzionalità dei movimenti, dalle zone più prossimali a quelle distali;
  • L’orientamento delle manovre, che rispetta l’orientamento anatomico dei vasi linfatici;
  • L’applicazione sulla pelle secca, senza l’utilizzo di oli.

Nel rispetto dei principi fondamentali sopraelencati, si applicano quattro manovre principali: circolare, di pompage, di rotazione e di oblazione.

INDICAZIONI

Il drenaggio linfatico è indicato nei seguenti casi clinici:

  • Prevenzione dei linfedemi secondari
  • Linfedemi primitivi e secondari
  • Flebo linfedemiì
  • Lipo-linfedemi
  • Lipedemi
  • Edemi post-traumatici e post-chirurgici (anche in fase acuta)
  • Ematomi
  • Sclerodermia
  • Edemi infiammatori per patologie reumatiche
  • Encefalopatie linfostatiche
  • Enteropatie linfostatiche
  • Sindrome dolorosa regionale complessa (sindrome di Sudeck, algoneurodistrofie).

CONTROINDICAZIONI

Si possono distinguere in controindicazioni generali assolute e relative.

Controindicazioni assolute:

  • Infezioni
  • Patologie venose acute
  • Insufficienza renale non compensata
  • Controindicazioni locali a livello cervicale: ipo- ipertiroidismo, aritmie cardiache, ateromatosi carotidea, iperattività del seno carotideo
  • Controindicazioni locali a livello addominale profondo: gravidanza, mestruazioni, occlusione intestinale, enteropatia acuta o cronica, presenza di stomia, aneurisma aortico, trombosi venosa profonda, precedenti di chirurgia vascolare addominale.

Controindicazioni relative:

  • Insufficienza venosa cronica
  • Patologie oncologiche.